Giurisprudenza e novità
Le ultime sentenze e gli aggiornamenti di legge in tema di diritto di famiglia

Sul mantenimento del figlio maggiorenne e il “principio dell’autoresponsabilità”
Con la recentissima sentenza n. 17183 del 14 agosto 2021, la Cassazione ha riscritto la relazione, in termini di diritti ed obblighi, tra genitori e figli, così intervenendo e modificando anche quest’altro versante familiare. E lo ha fatto in maniera ancor più esplicita e decisa, proponendosi di dettare “in coerenza al proprio compito di nomofilachia ex art. 65 ord. giud., alcuni parametri di riferimento, ai fini di uniformità, uguaglianza e più corretta interpretazione ed applicazione della norma”.
In particolare nella predetta ordinanza si fa riferimento al concetto di cd.
Autoresponsabilità del figlio la quale si rivela e rileva già al momento della scelta del percorso da compiere: “ex ante, sin dagli esordi del corso di studi che ha l’onere di ponderare, in comparazione con le proprie effettive capacità personali, di studio e di impegno, oltre che con le concrete offerte ed opportunità di prestazioni lavorative”, nonché con “le condizioni economiche dei genitori”.
Autoresponsabilità significa che non è (più) concepibile il “diritto ad ogni possibile diritto”, il ricorso all’assistenzialismo, slegato dal dovere, “man mano che l’evoluzione dei tempi
induce ad accentuare i legami tra la pretesa dei diritti e l’adempimento dei doveri, indissolubilmente legati già nell’art. 2 Cost.”
In buona sostanza - parafrasando - le colpe dei figli non dovranno più ricadere sui padri (e sulle madri).
Sui trasferimenti immobiliari nelle procedure di separazione e divorzio
Cambia rotta la Cassazione sul tema dei trasferimenti immobiliari nell'ambito delle procedure di separazione e divorzio (già precedentemente previsto e poi abolito).
Per le Sezioni Unite della Corte di Cassazione, infatti, (SSUU 21761 del 29 luglio 2021, testo in calce) con l’atto giudiziario che ratifica l’accordo di separazione o di divorzio è possibile trasferire i beni immobili da un coniuge all’altro o a favore dei figli, senza il passaggio obbligatorio dal notaio.


Non perde il diritto all'assegno divorzile il coniuge che forma un nuovo nucleo famigliare
Con la sentenza n. 32198/2021 Cass. S.U. la suprema corte sancisce un nuovo principio che di certo non renderà felici gli ex coniugi più facoltosi.
La nuova famiglia di fatto, infatti, non esclude il diritto all'assegno di divorzio per il coniuge economicamente più debole e privo di mezzi adeguati. Si cancella dunque qualunque automatismo tra nuova convivenza e perdita dell'assegno in favore del coniuge economicamente più debole. Il nuovo percorso di vita intrapreso con una terza persona, dunque, che sia accertato giudizialmente, incide sì sul diritto al riconoscimento dell'assegno di divorzio, sulla sua revisione o sulla sua quantificazione, ma non ne determina necessariamente la perdita integrale. Il coniuge economicamente più debole può, infatti conservare il diritto esclusivamente in funzione compensativa e non assistenziale.